mercoledì 10 aprile 2013

IRPEF, conseguenze dell'aumento dell'aliquota alta

Sicuramente tornare ad aumentare gradualmente le tasse a chi ha redditi più alti  consentirebbe di aiutare chi non paga nulla di irpef perché non ha alcun reddito. La prova che chi ha alti redditi è stato agevolato dal fisco è che l’industria del lusso, al contrario di tutte le altre attività, va a gonfie vele. Inoltre ultimamente i mass media danno sempre più spesso notizia della scoperta di ingenti tesoretti che prendono il largo dall’Italia  verso i paradisi fiscali.
Comunque la sintesi della situazione è che il peso dell’imposizione fiscale sta transitando dalle imposte dirette alle imposte indirette: lo ha detto esplicitamente il ministro dell’economia Grilli ospite di una trasmissione televisiva con le testuali parole “nelle moderne democrazie si aumentano le imposte indirette e si diminuiscono le imposte dirette”. Stesso concetto era stato espresso l’anno scorso nientemeno che dal presidente della Corte dei Conti Gianpaolino il quale nel presentare la relazione annuale della Corte dei Conti auspicava un passaggio del peso della tassazione dalle persone dalle persone alle cose. Questi concetti per i poveri cristi, che hanno il problema di come fare per campare, non  significano niente. In realtà Grilli e Gianpaolino dicono che le tasse le devono pagare anche chi è un morto di fame perché senza accorgersene le paga su ciò che mangia e consuma come per esempio sulla benzina della vecchia panda scassata, sulle sigarette che gli hanno insegnato a fumare per sentirsi importante, sui gratta e vinci a cui affida le sue ultimme illusioni, e sui pochi spiccioli che riesce a spendere facendo qualche debito che mai restituirà o magari rubando qualche moneta dalle cassette delle elemosine. Queste sono delle imposte indirette.

Ma son proprio furbi. Aumentare il costo della benzina per risanare il debito pubblico, aumento delle imposte indirette! Così possono guadagnare fior di quattrini tassandosi il minimo indispensabile. Vecchi volponi!

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